Reiki Metodo Usui

Reiki - Metodo Usui

a cura del Master Reiki Stefano Fracasso

Introduzione

Il Reiki è un Metodo di Risveglio dello Spirito, del sistema di Autoguarigione e di Crescita Personale riscoperto da Mikao Usui, in Giappone intorno al 1920 e solo da pochi decenni arrivato in europa.

L’energia Reiki è una energia pura e universale la quale viene canalizzata attraverso le mani di chi pratica la disciplina del Reiki; tale energia spontaneamente tende a fluire nel corpo del ricevente nei punti dove è maggiormente necessaria.


Il beneficio primario lo trae prima di tutto il corpo che viene educato o ri-educato ad attivare prontamente il nostro naturale processo di guarigione, e ne trarrà vantaggio anche la sfera psichica e mentale che sarà immediatamente più rilassata e calma.

Questa disciplina non vuole e non deve mettere in discussione la medicina tradizionale, ed non è quindi da considerarsi come un sostituto all’importante funzione diagnostica e terapeutica della medicina ufficiale.

Il corpo umano è una macchina di per sé perfetta, ne è dimostrazione la capacità di auto guarigione che continuamente viene messa in atto l’unica cosa di cui necessità è tempo e energia. Quindi maggiore è l’energia che abbiamo a disposizione minore sarà il tempo che il corpo necessita per ripararsi. 

Oltre a questo fatto puramente fisico e meccanico, la guarigione di un individuo deve essere anche voluta con presenza, e coscienza per non minimizzare i risultati. Reiki va proprio a lavorare su questo aspetto: aumentare il grado di presenza e coscienza portando a focalizzare l’attenzione sulla riscoperta delle cause di disagio e aumentando la consapevolezza della volontà di guarigione.

Il Reiki non è quindi un METODO DI GUARIGIONE nel senso fisico della parola, ma bensì una via spirituale di presa di coscienza con il divino (la parte animica) presente in ogni essere vivente, pur restando neutro dal punto di vista religioso.

Reiki potremmo riassumerlo come uno strumento per l’accrescimento della presa di coscienza e conoscenza della propria parte divina, e più siamo pronti a riconoscerla, più questa parte si farà sentire.

Cosa è il Reiki

Parlare di Reiki non vuol dire parlare di magia, non ha nulla a che vedere con la religione o quale sostituto della medicina, e nemmeno è una innovazione scientifica; il Reiki è uno straordinario metodo per aiutare chiunque lo desidera a ricordare quello che inconsciamente sappiamo, cioè la nostra connessione con l’energia primaria della creazione.

Il Reiki è anche chiamato “Il metodo segreto per invitare la fortuna” o ancora “La meravigliosa medicina per tutte le malattie”.

Attraverso delle iniziazioni, o armonizzazioni, il Reiki permette di diventare canale attivo di energia equilibrata, ripristinando quella connessione energetica tra l’umano e il cosmico che secoli e secoli di condizionamenti culturali e sociali hanno parzialmente gettato nell’oblio: in altre parole, l’uomo ha in un certo senso “dimenticato” la sua essenza spirituale e con essa la sua capacità di conoscersi, di riequilibrarsi, di guarire.

Il Reiki permette inoltre di attivare l’Energia Vitale Universale, canalizzarla per poterla utilizzare per riportare equilibrio energetico dove questo è venuto a mancare, aiutando i naturali processi di guarigione che il corpo dispone, sia negli altri che in noi stessi.

Il Reiki è per tutti! E tutti possono decidere di avvicinarsi al Reiki sia per quanto detto sopra, sia per utilizzarlo come metodo per la ricerca interiore di equilibrio.

La parola REIKI, come pure il suo Kanji, è composta da 2 parti: il “REI” e il “KI.

 Simbolo Rei


La prima parte ( REI ), rappresenta l’energia universale che esiste e sempre esisterà



La seconda parte ( KI ), è invece la parte di energia universale di cui ogni individuo è parte, potremmo dire la propria energia vitale. Può essere resa poco armonica da vari fattori come stress, traumi e preoccupazioni, rendendola allo stesso tempo poco fruibile all’individuo stesso.

L’unione del REI al KI permette di riarmonizzare nuovamente l’energia per risonanza.

Nel video sottostante è possibile vedere con un esempio pratico, come le onde possano interagire con altro, in questo caso i metrononi si sincronizzeranno esattamente come l’energia Reiki riarmonizza il corpo.

Metodo Reiki Originale

Nato ufficialmente nel 1922 dal genio del giapponese Mikao Usui, il metodo Reiki si è diffuso in tutto il mondo solo a partire dal 1988. Oggi è uno dei metodi di guarigione naturale più conosciuio e diffusi.

Fino al 1998/99 di Mikao Usui si sapeva veramente poco e quel poco era per lo più una leggenda tramandata oralmente da insegnante ad allievo.

A causa di uno scarso passaggio di informazioni scritte da parte dei primi maestri REIKI, questo metodo ha avuto delle evoluzioni diverse nelle varie parti del mondo, che lo hanno portato a non essere insegnato nello stesso modo per tutti.

Ovviamente, essendo l’energia REIKI universale e superiore alla materialità della trasmissione, anche se col passare degli anni le iniziazioni e i simboli sono state trasmessi da maestro ad allievo con alcuni errori o imprecisioni, pur cambiando il metodo da quello originale di Mikao Usui, l’energia Reiki ha continuato a fluire in ogni allievo in modo originale, permettendo la diffusione del Reiki stesso.

Grazie a Frank Arjava Petter, è oggi possibile avere accesso a molte informazioni sconosciute in Occidente sull’origine del Reiki in Giappone e su molte tecniche originali.

usui memorialDurante la sua permanenza in Giappone, Arjava scopre la tomba di Mikao Usui e il Manuale Reiki Originale del dott. Mikao Usui.


Il manuale era stato pubblicato in inglese con il titolo Original Reiki Handbook of Dr. Mikao Usui, mentre in tedesco fu pubblicato con il titolo Original Reiki Handbuch des dr. Mikao Usui.

Lo stesso testo è stato pubblicato anche in italiano, misteriosamente e sciaguratamente, con il titolo Il Manuale Illustrato del Reiki.

Attualmente in Italia, presso librerie internazionali, sono disponibili le versioni in inglese e in tedesco dei suoi libri Das Reiki Feuer e Reiki, das Erbe des dr. Usui, mentre facilmente reperibili sono i due testi Lo Spirito del Reiki, scritto con Walter Lübeck e William Lee Rand e Tecniche di Trattamento Reiki, scritto con Walter Lübeck. Frank Arjava Petter parla delle sue innovative scoperte nel libro La vera Storia del Reiki, di cui è coautore con Dario Canil.

L’insegnamento del reiki da me eseguito da me vuole essere il più possibile fedele e documentato per permettere una diffusione universale e più corretta possibile del Reiki originale di Mikao Usui.

i Princìpi del Reiki

Quando Mikao Usui ha iniziato a insegnare il REIKI, ha fondato il suo insegnamento su principi di AMORE PACE e RISPETTO e cosa ancora più importante sul focalizzare la propria attenzione sul momento attuate …. QUI e ORA

Proprio oggi

  • Non essere adirato
  • Non ti preoccupare
  • Sii grato
  • Lavora sodo (su di te)
  • Sii gentile con tutti gli esseri viventi

Kansha shite

  • Okoruna
  • Shimpai suna
  • Kansha shite
  • Goo hage me
  • Hito ni shinsetsu ni

Mikao Usui consigliava di ripeterli a voce alta e di farli vibrare nel proprio cuore ogni mattina e ogni sera, stando seduti (per terra o su una sedia) rilassati, con le gambe diritte o nella posizione del loto, con le mani incrociate sul cuore (bilanciatura) o giunte nella posizione chiamata Gassho.

In questo esercizio, naturalmente, come in ogni pratica meditativa, ciò che più conta è l’atteggiamento spirituale, ovvero l’autentica disponibilità all’apertura di mente e di cuore (kokoro).

I Livelli del Reiki

Come in tutte le discipline, anche nel reiki gli insegnamenti vengono dati per gradi di apprendimento, per permettere all’allievo di prendere padronanza gradualmente delle capacità che il reiki stesso possiede, in quanto i livelli nel metodo Reiki sono motivati dalla potenza e dalla ricchezza espressiva e creativa del metodo stesso.

Chi scrive segue il medesimo approccio del metodo appreso durante il corso master nella Scuola Free Reiki®, quindi dividendo il percorso in 4 tappe:

1° Livello Reiki: Shoden

Shoden


In questo livello viene focalizzata l’attenzionde dello studente verso l’inizio, la riconnessione. L’allievo seguendo un percorso formativo teorico e pratico impara a sentire l’energie sottili.

In seguito alle iniziazioni o armonizzazioni, inoltre, verranno riaperti i canali già presenti in lui, che gli permetteranno di far fluire con coscienza e fluidità   la frequenza energetica del reiki, in modo sempre maggiore, maggiore ne sarà l’uso.

2° Livello Reiki: Okuden

Okuden


In seguito  all’esercizio consapevole di quanto appreso al primo livello, nel secondo livello viene sviluppata la parte creativa, sviluppando il proprio intento e annullando le distanze illusorie di spazio e tempo.

L’allievo viene inoltre armonizzato a tre potenti simboli cosmici, si impara l’uso cosciente della propria capacità immaginativa e l’uso strategico del pensiero positivo. Vi è un ulteriore salto vibrazionale e si realizza un incremento della consapevolezza di connessione.

3° Livello Reiki (3A): Daikomyo


DaikomyoIn questo seminario teorico e pratico si viene armonizzati al simbolo maestro Dai-Ko-Myo (l’incontro con la grande luce splendente).

Questo livello è un livello spirituale dove con la luce e il silenzio si interiorizza la connessione con i diversi stati dell’essere: il corpo, la mente, lo spirito e le emozioni animiche.

Questo nuova evoluzione sul piano energetico permette di far sentire lo studente parte del TUTTO (inteso come unione tra parte umana e divina). Con questo livello si conclude il cammino personale del Reiki, preparando lo studente che lo desideri al passo successivo: il maestrato.

3° Livello Reiki (3B): Shinpiden

Shinpiden

Shinpiden, corso di formazione per diventare Master Reiki.

Dedicato a chi, avendo sperimentato e approfondito il Metodo Reiki sente di volerlo condividere con altri esseri umani e percepisce dentro di sé di avere il talento e le motivazioni per insegnare e di essere pronti ad assumersi tale compito.

Durante il corso si verrà ripetutamente riarmonizzati al simbolo maestro, in modo da rafforzare il più possibile il legame tra umano e divino.

La Storia e la Leggenda

Sino a poco tempo fa, tutto ciò che sapevamo sulle origini del Reiki ci era stato tramandato oralmente dalla Reiki Master Hawajo Takata, (allieva di Hayashi, a sua volta allievo di Usui), ed era giunto sino a noi per mezzo di Phyllis Lei Furumoto.

Quest’ultima, nipote della Takata, nel 1982 si è autoproclamata GrandMaster, leader mondiale del Reiki, fondatrice della Reiki Alliance.

Bisogna ringraziare comunque Hayashi se il Reiki è diventato noto in occidente, ma dobbiamo per lo più alla Furumoto il fatto che la diffusione del metodo sia avvenuta attraverso forti somme di denaro, condizioni ben lontane (in base a quanto oggi conosciamo) dallo spirito originario del Reiki stesso.

In stretta interdipendenza con la lucrosa gestione monopolistica del metodo, la storia del Reiki veniva raccontata usando toni da favola che in modo quasi irritante conferivano al dott. Usui, spacciato come monaco cristiano, una sorta di carattere da “Madre Teresa di Calcutta”.

In questa leggenda Mikao Usui era un monaco cattolico che insegnava in una piccola università cristiana di Kyoto.

Un giorno, durante una lezione con alcuni studenti, all’insegnante sarebbe stato chiesto se egli avesse mai visto guarire qualcuno con le mani, come avrebbe fatto Gesù.

Non riuscendo a dare una risposta ai suoi studenti, rimise il suo mandato, lasciò il Giappone per recarsi negli Stati Uniti dove approfondì gli studi di teologia, senza tuttavia trovare risposte ai suoi quesiti. Tornato in Giappone, in un monastero tibetano trovò infine degli antichi rotoli in sanscrito contenenti dei sutra (dal sanscrito: filo, regola, norma) con degli insegnamenti del Buddha fino ad allora non tradotti e alcuni simboli sacri.

Mikao Usui trovò in essi la risposta al quesito che lo assillava, cioè come fosse possibile guarire con le mani, ovvero come fosse possibile trasmettere energia guaritrice ad altri esseri umani e a se stesso. Ma non essendo ancora in grado di utilizzare queste capacità, decise di andare su una montagna sacra a meditare.

In quel luogo segnò il tempo tramite 21 sassolini; per segnare il tempo ne tolse uno per ogni giorno trascorso.

Digiunò, pregò e lesse testi sacri. Poco prima dell’alba dell’ultimo giorno al termine dell’ennesima intensa meditazione, apparve in cielo una luce accecante in rapido movimento verso di lui.

Scagliato a terra dalla potenza di quella luce vide splendidi globi colorati contenenti delle scritte dorate: erano i simboli dei sutra in sanscrito che lui aveva scoperto.

Mikao Usui decise quindi di tornare, nella trepidazione si ferì un piede a causa di un sasso sporgente; impose quindi le mani sulla ferita: il sangue si fermò in maniera sorprendentemente rapida e il dolore svanì. Egli percepì per la prima volta la vibrazione dell’energia che guarisce.

Giunto presso una locanda, poiché era affamato ordinò un’abbondante pasto. L’oste, intuendo dall’aspetto del viandante che egli aveva digiunato per parecchi giorni, gli consigliò di mangiare con moderazione e senza fretta, al fine di consentire al suo stomaco di riabituarsi all’assunzione di cibo.

Egli invece consumò tutto il cibo tranquillamente. Inoltre curò anche un ascesso alla ragazza che lo aveva servito e, tornato in convento, guarì un abate sofferente di artrosi alle ginocchia.

Durante i successivi sette anni curò moltissime persone, ma constatò con rammarico che parecchie di loro, pur guarite e con molte strade aperte verso una vita nuova, ritornarono sui vecchi passi: avevano sposato l’ottica del ricevere senza dare.

Nell’universo tutto è in equilibrio: chiunque riceve deve prima o poi dare, poiché dare e ricevere sono una cosa sola.

Mikao Usui si rese così conto di non aver trasmesso in giusta misura il senso della gratitudine a chi aveva ricevuto il suo aiuto, poiché sfuggiva loro il vero valore dell’Energia Vitale Universale.

Secondo la versione della Takata, proprio meditando sul tema del “giusto scambio” avrebbero avuto origine i famosi cinque princìpi del Reiki, in realtà si scoprì poi che quei principi furono trovati da Usui, in un tempio e usati per rispetto dell’imperatore in cui riponeva rispetto e fiducia.

Molti reikisti, sentendo la versione “leggendaria” della storia di Usui, hanno manifestato grande perplessità.

Alcuni sono persino arrivati a dubitare della sua reale esistenza.

Grazie a Frank Arjava Petter abbiamo oggi accesso a molte informazioni sconosciute in Occidente sull’origine del Reiki in Giappone.

Arjava è un Reiki Master tedesco che per primo, nel 1993, ha riportato il Reiki in Giappone dove ha vissuto – insieme all’ormai ex moglie Chetna – fino al 2000.

Arjava ha scoperto nel cimitero del tempio di Saihoji, a Tokyo, la tomba di Usui, che è li sin dal 1927, un anno dopo la sua morte.

Vicino alla tomba di Usui c’è un monumento, eretto dall’organizzazione creata da Usui, l’Usui Reiki Ryoho Gakkai, in cui è incisa la storia della sua vita – come e dove egli scoprì il Reiki – per mezzo delle parole del Sig. Ushida, il successore nominato da Usui stesso.

Perché l’iscrizione tombale di Mikao Usui è stata celata all’Occidente? La tomba e il monumento sono accessibili a tutti!Proprio da lì ebbe inizio il viaggio di Arjava verso la vera storia del Reiki.

Cominciò da questa domanda: perché l’iscrizione sulla tomba di Usui non è stata scritta da Hayashi che, a quel che diceva la Takata, era il suo successore?

La risposta la ricevette dalla sesta presidentessa dell’Usui Reiki Ryoho Gakkai, la signora Koyama: il signor Hayashi non è mai stato nominato successore del dr. Usui, era semplicemente uno dei suoi allievi diventato insegnante, che successivamente ha fondato una scuola propria e indipendente!

In realtà il dr. Usui ebbe un’eccitante vita come uomo d’affari e come segretario privato di un politico giapponese. Non era una mistica creatura fiabesca quanto piuttosto un simpatico, cordiale e del tutto normale essere umano, con le sue debolezze e i suoi punti di forza, come tutti noi. Un bel giorno la sua vita si trasformò in una costante ricerca spirituale in seno al buddismo dell’ordine di Mikkyo e presso dei lama tibetani.

Il dr. Usui, estremamente colto, conosceva svariate metodiche di guarigione, era un esperto di arti marziali, lavorava con pietre e cristalli e non utilizzava solo posizioni delle mani quali noi le conosciamo, e non usava schemi fissi di trattamento come le famigerate sequenze di 21 posizioni da 3 minuti l’una.

Usui era un sostenitore della fluidità, dell’intuizione, della libertà in seno alla pratica Reiki. Esistono meravigliose tecniche Reiki, che si stanno conoscendo solo ora in Occidente, che possono essere facilmente integrate nella pratica quotidiana del reikista. Armonizzare conoscenze “occidentali” e tecniche originali orientali con la propria visione personale del Reiki dà modo di lavorare sempre più consapevolmente con l’energia e permette ad ognuno di avvicinarsi di cuore all’autentico e puro spirito del Reiki.

Alla Usui Reiki Ryoho Gakkai viene ancora insegnato il Reiki tradizionale. Non per questo si può affermare che il Reiki occidentale è cattivo mentre quello giapponese è buono. Entrambi i metodi costituiscono un arricchimento per l’umanità.
(Documentazione scuola Free Reiki)

I simboli

Varie scuole di pensiero esistono attorno ai simboli Reiki, non tanto per i simboli stessi, quanto per la loro diffusione. Secondo alcune scuole di pensiero, la libera diffusione dei simboli sarebbe andata a compromettere la misteriosità e la ritualità del Reiki stesso in quanto, rendendo disponibili a chiunque i simboli, non ci sarebbe più l’aspetto misterioso del maestro.

Questo errore è iniziato fin dalle origini del Reiki quando, gli stessi allievi di Mikao Usui non hanno lasciato documentazione diffusa dopo la morte di Usui stesso, mentre proprio Usui voleva rendere il Reiki di libero accesso.

La scelta di tenere nascosti i simboli ha portato a due cose: la prima, più venale, quella di insegnare il Reiki solo a pochi e con costi elevati (si parlava di milioni per un maestrato), la seconda di non permettere una chiara e corretta diffusione del Reiki originale.

Ancora oggi almeno il 70% degli insegnanti Reiki di Usui non dispongono del corretto Simbolo Maestro Dai Ko Myo!

Solo pochi decenni fa, quando sono stati ritrovati i documenti originali grazie a Frank Arjava Petter, è stato possibile uniformare all’originale il metodo Reiki.

I SIMBOLI REIKI VANNO RISPETTATI. IL RISPETTO nei loro confronti NON STA NELL’OCCULTAMENTO, MA NEL CORRETTO ATTEGGIAMENTO DI CHI LI USA SIA NEL TUTELARNE L’ORIGINARIA FORMA, SIA NELL’INSEGNARLI, TECNICAMENTE ED ENERGETICAMENTE, IN MODO OPPORTUNO (Scuola Free Reiki®)

I simboli Reiki sono una materializzazione di precise frequenze di risonanza (le frequenze di risonanza del Reiki sono in noi dalla nascita), ma se utilizzati non riattivati in ogni persona durante una armonizzazione, sono di per se poco funzionali, in quanto chi li utilizza usa sì la frequenza di risonanza del simbolo a sua insaputa, ma non sapendola riconoscere non la sfrutta nelle sua completezza e potenzialità.

I simboli originali del Reiki sono e sono sempre stati 4:

1-Choku Rei
Il Simbolo Reiki della Forza

Choku Rei

Choku Rei indica forza, potere, azione. Rappresenta energia che ha direzione e scopo. Serve a sostenere ogni altro strumento del Reiki.

Choku Rei significa: “per ordine dell’imperatore” intendendo con esso che “ciò che deve accadere accada”.

Una traduzione più libera, ma che rende parimenti bene l’idea del significato di questo simbolo Reiki è: “tutta l’energia dell’universo si concentra in questo punto”.

2-Sei Heki
Il Simbolo Reiki dell’Armonia

Sei Heki


Sei Heki
indica pace, armonia, tranquillità, serenità, equilibrio. E’ un simbolo Reiki usato per riarmonizzare e riequilibrare ciò che momentaneamente è uscito dal proprio equlibrio.

Sei Heki significa: “io ho la chiave” e con esso si intende anche “lo stato mentale di colui che non si scompone”. E’ un simbolo Reiki intriso d’amore.



3-Hon Sha Ze Sho Nen
Il Simbolo Reiki del Contatto

Hon Sha Ze Sho Nen


Hon Sha Ze Sho Nen
è il simbolo Reiki che richiama unità, origine, connessione.

Hon Sha Ze Sho Nen fa superare l’illusoria separazione tra le cose, in una prospettiva sia spaziale che temporale.

Hon Sha Ze Sho Nen consente di operare trattamenti Reiki a distanza sia di spazio che di tempo.

 

 

4-Dai ko myo
Il Simbolo Maestro del Reiki “Luce e Silenzio”

Dai Ko MyoDai Ko Myo indica luce, chiarezza, intento, comprensione, presenza, silenzio. E’ il simbolo usato nelle iniziazioni per armonizzare gli esseri umani all’energia Reiki.

Dai Ko Myo apre, illumina, protegge. E’ Luce che nutre e riempie, che guida e rasserena.

Dai Ko Myo significa: “grande luce splendente”, “grande luminoso splendore”, “grande illuminazione” e con esso si intende il cuore pulsante del Reiki.

Dai Ko Myo rappresenta la parte più autentica, viva e presente di tutto il percorso Reiki.

Molti Reiki Master insegnano che Dai Ko Myo serve esclusivamente nelle iniziazioni e che non dà alcun ulteriore impulso di crescita al reikista.

Ma pensare in questo modo sembra profondamente limitativo: infatti ogni reikista che abbia praticato con sobrietà ed entusiasmo il Metodo Reiki può sperimentare nel Dai Ko Myo nuove e straordinarie potenzialità.

La luce del Dai Ko Myo può essere utilizzata per chiarire il proprio cammino, per ri-comprendersi, per penetrare nella propria elevata profondità d’animo, per guidare l’esplorazione verso l’essenza dell’Essere.

Libri e Collegamenti

Risognare la RealtàL’Essere è e non può che essere. Ed è Uno, perché se fosse due, tra l’uno e l’altro ci sarebbe il non-essere, che però non c’è. (Dario Canil) È tutto sintetizzato in questa semplicissima e ovvia frase. Leggendola sono tornata indietro di 30 anni, quando al liceo cercavo di capire Parmenide & company. Allora mi pareva così stupido dover studiare certe cose, che mi sembravano nient’altro che ovvietà e inutili «paranoie mentali». In realtà il nocciolo della questione è tutto qui. Vivere questo concetto come l’ovvietà che è, probabilmente è quello che apre definitivamente gli occhi di questi gran sonnambuli che siamo.

Avrah Ka DabraCome i personaggi delle fiabe vittime di un incantesimo, così anche l’umanità è immersa in un sonno inconsapevole, che dura da millenni. La maggior parte degli esseri umani dorme pensando di essere sveglia e vive quindi in una condizione del tutto simile a quella degli schiavi. Vi state chiedendo se siete addormentati anche voi? È un buon inizio verso il risveglio della consapevolezza!L’essere umano, vero e proprio co-creatore dell’universo, vive ignorando il potere che esercita quotidianamente sugli eventi della propria esistenza, perché è stato educato a un ruolo passivo e rassegnato, al fine di mantenere l’umanità in uno stato di confusione. Che ci si creda o meno, che lo si voglia o no, le nostre parole, i nostri pensieri, creano davvero la realtà in cui viviamo.Tutto ciò che è fuori di noi, l’abbiamo già creato dentro di noi: siamo totalmente responsabili del nostro mondo e non dobbiamo lamentarci o incolpare il destino per ciò che ci accade. È tutto nelle nostre mani… o meglio, nella nostra mente. «Avrah Ka Dabra»: creo quel che dico! Ecco la vera magia, ecco il vero potere creativo che ognuno di noi deve riportare alla luce dalle nebbie dell’inconscio. Quando l’uomo usa la mente con padronanza e creatività può manifestare la sua grandezza, quando è la mente a usarlo, la sua condizione diventa patologica. Questo libro di risveglio dell’Anima, con il supporto di efficaci tecniche e strumenti, vi aiuterà a compiere quel cammino di elevazione verso il pieno «ricordo di Sé», verso la vostra essenza divina di creatori del mondo.

 
l'Anima del Reiki«Dario Canil, che tra i primi ha portato in Italia il Reiki Originario, diffondendone la pratica e le tecniche, racconta in questo libro come è entrato in contatto con questa mitica figura di maestro della luce, che in Giappone è considerato un grandissimo saggio. Da quando Frank Arjava Petter ha «scoperto» la tomba di Mikao Usui e ne ha parlato a Canil, l’autore ha indagato in profondità tra storia e leggenda, per ricostruirne le vicende e riscoprirne gli insegnamenti. Durante questo viaggio a ritroso nell’evoluzione del Reiki ha riordinato e dato una forma nuova a tutto quello che aveva appreso fino a quel momento. Questo libro è il distillato della sua ricerca spirituale perché, come scrive, il Reiki è «un’esperienza diretta che coinvolge i più lucidi e raffinati processi intuitivi liberi da pregiudizi e si contrappone all’esperienza indiretta del dover credere». L’antica disciplina giapponese del Reiki porta gli allievi a entrare in connessione profonda con il creato. Mikao Usui – un vero maestro spirituale e amante della conoscenza – è l’uomo che ne ha scoperto le straordinarie potenzialità.

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